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Seconda Domenica di Avvento

 

 

Accendiamo la seconda candela della corona dell’Avvento riflettendo su Maria ,la Vergine Immacolata, che festeggeremo tra 2 giorni, e sulla figura del Battista che ci invita a convertirci affinché il Signore possa trovare in noi un terreno fertile .

O Maria,
tu, che già portando nel tuo grembo Gesù,
ti sei recata con sollecito amore da Elisabetta
per aiutarla nei mesi della gravidanza,
aiutaci a saper gioire della presenza fra noi di Gesù Eucaristico
e di saperlo testimoniare con le nostre azioni,
come il Battista ha gioito del Signore presente in te
e lo ha successivamente testimoniato.

 

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Maria Madre di Gesù e madre nostra

525996_4120295603587_474684317_nLa figura della Vergine Maria durante i mesi estivi,che ricadono nel tempo liturgico detto ordinario,ci viene presentata sotto vari titoli:Madonna delle Grazie,Madonna del Soccorso,Madonna del Carmine,Madonna della Catena,Madonna dell’aiuto,e ancora tanti altri titoli mariani che ci richiamano la costante presenza di questa premurosa madre.

Questa nostra tenera e amorosa madre vigila su noi suoi figli,ascolta i nostri gemiti e asciuga le nostre lacrime,la sua missione di madre,affidatale dal Crocifisso,ci fa entrare nel suo preciso ruolo nella storia della salvezza,secondo i piani divini.
A tal proposito rileggiamo  i primi versi delll’introduzione della lettera enciclica Redemptoris Mater di Sua Santità San Giovanni Paolo II

datata 25 marzo 1987

La Madre del Redentore ha un preciso posto nel piano della salvezza, perché, «quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, che grida: Abbà, Padre» (Gal4,4).[Redemptoris Mater]

 

E per concludere riflettiamo sulla totale disponibilità di Maria ad assumere questo compito,quello di madre entrando in pienezza nella storia della salvezza,il suo Si è stato il culmine e continua ad esserlo,poiché quel Si lo conferma sempre e nello stesso tempo chiede anche a noi il nostro Si al Signore.

 

La Vergine Madre è costantemente presente in questo cammino di fede del popolo di Dio verso la luce. Lo dimostra in modo speciale il cantico del «Magnificat», che, sgorgato dal profondo della fede di Maria nella visitazione, non cessa nei secoli di vibrare nel cuore della Chiesa. Lo prova la sua recitazione quotidiana nella liturgia dei Vespri ed in tanti altri momenti di devozione sia personale che comunitaria.[Redemptoris Mater]

 

«L’anima mia magnifica il Signore,
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente,
e santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza per sempre». (Lc1,46).