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La preghiera della “Salve Regina” :origini e significato

ImmagineIn questo mese di maggio ci capiterà ancora più spesso di recitarla e di cantarla,ma pochi sanno chi è l’autore di questa meravigliosa preghiera che è la “Salve Regina”.

Si tratta del beato Ermanno,un monaco benedettino tedesco vissuto nell’abbazia di Reichenau,una città del lago di Costanza,nato nel 1013 con una gravissima malformazione fisica tale per cui non poteva stare diritto e neanche camminare.Per questo fu da sempre chiamato in latino contractus cioè “lo storpio”.

Questo monaco dal fisico compromesso era un grande uomo di cultura,appassionato di astronomia,di poesia,di storia,musica e liturgia.Fu autore di un nuovo modo di scrivere le note musicali e costruttore degli astrolabi,strumenti usati per calcolare la posizione dei pianeti,del sole e della luna.

Ma ciò che davvero sorprende è la parte spirituale e cristiana di quest’uomo e della sua comunità.La vita in monastero era infatti segnata dalla cura che i suoi confratelli avevano verso di lui che non era trattato affatto da “handicappato”,ma anzi era il loro prezioso compagno che riusciva sempre a coinvolgerli in modo piacevole tanto che la biografia lo descrive come “amichevole e sempre ridente”.

Solo un uomo che ha vissuto sulla sua pelle la compassione e la tenerezza di Dio poteva rivolgersi a Maria Santissima chiamandola anzitutto come Madre di Misericordia ed aggiungere ancora di Lei che è la vita,la dolcezza e la speranza nostra.

Davvero una splendida preghiera ricca di poesia che in poche battute ci mostra la grandezza di Dio Padre nell’averci fatto un regalo così bello di avere per noi la più dolce e clemente delle madri!

Solo un uomo che conosce il dolore e piange in una valle di lacrime può fare esperienza della misericordia.

Il beato Ermanno in un dipinto del soffitto della distrutta chiesa di Montecassino era raffigurato come Doctor Marianus,esperto di Maria,forse perché in pochi come lui hanno messo in risalto di Lei proprio quegli occhi così misericordiosi rivolti verso di noi.