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25 Marzo, Annunciazione del Signore

Il termine Annunciazione deriva dall’annuncio che l’Angelo Gabriele fece a Maria sulla nascita del Messia: “Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”, e Maria rispose: “Eccomi, sono la serva del Signore! Avvenga di me quello che hai detto”. Il nome Gabriele significa “Dio si manifesta forte potente e onnipotente” ed è proprio lui che porta l’annuncio a Maria rivelando l’onnipotenza di Dio: “nulla è impossibile a Dio”; anche il nome della Madonna La predestina al programma di Dio e La associa al mistero di Cristo.

Il nome Maria, infatti, presenta diversi significati: dall’aramaico “mia principessa, mia signora, mia regina”; dal greco Kyria significa Signora ed è il femminile di Kyrios, Signore; dall’ebraico “colei che vede e che fa vedere”, ossia “colei che rende visibile l’Invisibile”; dall’egizio significa “colei che è amata da Dio”. Maria è la sempre Amata da Dio, perché voluta in modo assoluto insieme a Cristo nell’unico e medesimo atto di predestinazione. Questa festa del Signore si colloca al centro della storia della salvezza e ha segnato l’inizio dei tempi nuovi. Il racconto evangelico dell’Annunciazione è presente, nella comunità cristiana, dall’istituzione del Natale, poiché i due episodi sono fortemente legati.

La caratteristica mariana della festa si conservò fino alla riforma conciliare del Vaticano II cioè fino a quando Paolo VI, ne recuperò anche il senso originario riferendola all’annuncio della nascita del Signore. Con Lei il popolo della promessa diventa il nuovo Israele, la Chiesa di Cristo. La data della celebrazione al 25 marzo è legata a quella del 25 dicembre del Natale dalla quale trascorrono i nove mesi della concezione e nascita del Salvatore.

Maggio : mese Mariano e Rosario

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Come ha scritto papa Paolo VI, quello di maggio «è il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione». Il primo a percepire il legame tra maggio e Maria fu il re poeta Alfonso X di Castiglia (morto nel 1284) in una delle sue Cantigas. Mentre il più antico testo di meditazioni per il mese mariano si ebbe nel 1549 con il Maggio spirituale composto dal benedettino tedesco Wolfgang Seidl.
Tipica del mese mariano e ampiamente diffusa è la recita del Rosario, che papa Pio V – già a metà del Cinquecento – definì «una modalità di orazione e di preghiera a Dio facile, alla portata di tutti e oltremodo pia». A codificarne la struttura definitiva fu il monaco domenicano Alano de la Roche, che narrò di aver avuto precise istruzioni dalla Madonna, in diverse apparizioni fra il 1463 e il 1468.
La struttura prevedeva quindici decine di Ave Maria, con un Padre nostro all’inizio di ciascuna decina e la contemplazione di altrettanti Misteri della salvezza: rispettivamente, una cinquina caratterizzata dal gaudio dell’incarnazione, una dal dolore della passione e una dalla gloria successiva alla risurrezione. Mancava soltanto la preghiera finale del Gloria al Padre, inserita all’inizio del XVII secolo. Nel 2002, papa Giovanni Paolo II ha poi voluto rimarcare la centratura del Rosario su Gesù Cristo, aggiungendo il nuovo ciclo dei Misteri della Luce, relativi al tempo della vita pubblica del Redentore.
Secondo quanto narra la tradizione, durante la visione il monaco Alano avrebbe ricevuto dalla Vergine quindici promesse, valide per tutti i devoti del Rosario. Fra esse c’è la speciale protezione mariana per tutti coloro che lo recitano devotamente, la garanzia che i fedeli non moriranno senza sacramenti, l’assicurazione che quanti propagheranno il Rosario verranno soccorsi dalla Madonna in ogni loro necessità.

Seconda Domenica di Avvento

 

 

Accendiamo la seconda candela della corona dell’Avvento riflettendo su Maria ,la Vergine Immacolata, che festeggeremo tra 2 giorni, e sulla figura del Battista che ci invita a convertirci affinché il Signore possa trovare in noi un terreno fertile .

O Maria,
tu, che già portando nel tuo grembo Gesù,
ti sei recata con sollecito amore da Elisabetta
per aiutarla nei mesi della gravidanza,
aiutaci a saper gioire della presenza fra noi di Gesù Eucaristico
e di saperlo testimoniare con le nostre azioni,
come il Battista ha gioito del Signore presente in te
e lo ha successivamente testimoniato.

 

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